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Arriveranno a cambiare il Catechismo

OK! Va bene! restiamo pure nelle supposizioni, come molti amano fare, ma non facciamo finta di nulla… Da qualche tempo noi stessi diciamo che è impossibile che si arriverà a cambiare il Catechismo… poi lo spiegò anche mons. Antonio Livi, poco prima della sua tragedia personale che lo vede oggi tribolante dopo un delicato intervento, affermò che un Papa può mettere mano al Catechismo, sì, ma non come gli pare a lui. Per poterlo fare deve nominare varie consulte di Vescovi e deve fare pronunciamenti seri se vuole cambiare qualcosa… ossia, deve motivare dogmaticamente e dottrinalmente eventuali serie modifiche.

Noi temevamo – e temiamo già dal 2016 – che si vuole eliminare anche il n.1650 del CCC che esplicita in modo chiarissimo che non si può dare la comunione ai divorziati-risposati, leggi anche qui, articolo di Fede completamente assente nella fatidica esortazione Amoris Laetitia di Bergoglio…. ma qualcuno ci disse che eravamo “fuori di testa” a pensare una simile cosa….

Ora però, a quanto pare,  i tempi stringono e ci stiamo arrivando eccome, la stessa NBQ stamani, vedi qui, lancia quell’allarme per il quale, già nel 2016 dopo la questione della modifica sulla guerra… ci si ripropone, e ci si impone la domanda inquietante se non vi sia invece in atto il diabolico desiderio di modificare il CCC in alcuni articoli dottrinalmente importanti? Non è che ci vorranno mettere, ad esempio, nel Credo la firma del documento sul “dio di Abu Dhabi”? Sono davvero nostre FANTASIE?? Scrive a ragione Luisella Scrosati:

  • L’intenzione manifestata dal Papa di aggiornare il Catechismo dichiarando immorale non solo l’uso ma anche il possesso di armi nucleari, crea diverse perplessità. Anzitutto nel merito, perché il Catechismo già auspica un disarmo «generale, equilibrato e controllato», cosa ben diversa da un eventuale disarmo unilaterale implicito nella condanna del Papa. Ma soprattutto è preoccupante il fatto che in poco meno di due anni è già la quarta volta che che si opera o si fa pressione per cambiare il Catechismo. Che non è il ricettacolo dei desiderata del momento, ma l’«esposizione dell’unica e perenne fede apostolica», come scrisse san Giovanni Paolo II.

Non si può liquidare il tutto con un languido: “ve l’avevamo detto!!!“, è bene piuttosto ragionare ricordando come il sito Tre sentieri, aveva pubblicato un mese fa l’allarme che  da il titolo a questo editoriale.

  • Gli ultimi anni della vita di santa Maria de Mattias (1805-1866), fondatrice delle Suore Adoratrici del sangue di Cristo, furono vissuti all’insegna dell’immolazione spinta ormai alla consumazione totale di sé. Incredibili le fatiche, penosissimi i viaggi, in aumento gli acciacchi e le sofferenze del corpo, insieme alle prove più dolorose e purificatrici della vita mistica agli ultimi stadi.
  • “Sono contenta -scriveva- di finire fra amarissime pene il sacrificio che ho fatto a Dio della mia vita.”
  • Fu proprio in quel periodo che fece una profezia che purtroppo oggi si è avverata. Disse alle sue suore: Figlie mie, state attente che i tempi che verranno saranno pessimi… cambieranno il catechismo… diranno subito che non esiste l’inferno… Voi però cominciate ad insegnare che esiste l’inferno e non lasciate di insegnare il catechismo che avete imparato.

Se esiste (ed esiste eccome!) un filo conduttore tra tutte le Apparizioni mariane approvate,  è proprio un grido materno ed accorato sulla DIFESA DEL MAGISTERO DELLA CHIESA, quello “vero”, e tutte vi insistono amorevolmente, un richiamo continuo a non perderci in mezzo a tanta “confusione” che regnerà sovrana. Nell’ottobre 2018 facemmo questo editoriale: Dalle Tre Fontane Maria ci ammonisce e fa Catechesi, nel quale riportavamo le parole del Ven. Pio XII.

Pio XII aveva conosciuto Bruno Cornacchiola e l’Apparizione delle Tre Fontane alla quale credeva fortemente. Quando incontrò resistenza per un riconoscimento, disse: “Ma che cosa dobbiamo decidere? Non si fa del bene? Non si prega? Non ci sono forse le conversioni? Non si aggiustano i matrimoni? Non viene impartito puro catechismo? E allora lasciamo che la Madonna faccia quello che noi non sappiamo più fare!”

Troviamo, non certo casualmente, il termine e il ricorso al “catechismo”….

e del resto, scopo della fondazione della Santa de Mattias, era perpetuare l’adorazione a Cristo crocifisso e risorto, e la cooperazione con Lui all’opera della salvezza e in quale modo? attraverso il DEPOSITO DELLA FEDE, la Tradizione, il Catechismo!
Maria rispose alla chiamata di Dio con la radicalità dei santi.
Beate noi – scrisse alle prime discepole – se potremo dare la vita e tutto il nostro sangue per la fede, per salvare anche un’anima sola“.
Scelse come mezzo l’evangelizzazione e la promozione della persona umana, soprattutto dei poveri. La promozione della persona umana PASSA PER MEZZO DELL’EVANGELIZZAZIONE insieme alla carità! Le 14 Opere della Misericordia, insieme.
Volle concretizzare L’ORDINE DELLE COSE che “il gran Figlio di Dio, è venuto a stabilire in terra con il suo sangue”.
Per circa quaranta anni ebbe come guida spirituale il Venerabile Giovanni Merlini, C.PP.S, che la sostenne anche nell’Opera intrapresa, e fu il suo primo biografo.
Morì a Roma il 20 agosto 1866.
Il primo ottobre 1950 Pio XII la dichiarò Beata.
E’ stata canonizzata da papa Giovanni Paolo II a Roma il 18 maggio 2003.
Le sue spoglie si venerano nella chiesa del Preziosissimo Sangue annessa alla casa generalizia del suo Istituto, in Roma.

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« L’ira di Satana – disse la Vergine Maria della Rivelazione a Bruno Cornacchiola – non è più mantenuta; lo Spirito di Dio si ritira dalla Terra, la Chiesa sarà lasciata vedova, ecco il drappo talare funebre, sarà lasciata in balìa del mondo […]. La colpita maggiormente sarà la Chiesa di Cristo per nettarla dalle sozzure che vi sono dentro ».

Per non dimenticare queste “profezie”: La Beata Aiello ammonisce e spiega sui castighi divini

Non faremo certo male ad ascoltare quegli appelli che gridano incessantemente: PREGATE, CONVERTITEVI, FATE PENITENZA…. che è, tra l’altro, la “voce di chi grida nel deserto” con il quale entriamo nel Temo di Avvento, come anche in quello della Quaresima, per accogliere degnamente Colui che E’, Gesù il Signore Dio, nato dalla Vergine Maria, per salvarci.

AGGIORNIAMO CON UN EDITORIALE in video ed audio del professor Corrado Gnerre: