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Riflettiamo su I tre giorni di buio

Cari Amici, non vogliamo ritornare esclusivamente sulla profezia in sé, quanto piuttosto darvi un maggiore aiuto alla sua comprensione. Le Profezie infatti, non vanno disprezzate, ci dice l’Apostolo, ma vanno comprese.  C’è chi, erroneamente, associa le profezie cristiane ad una sorta di palla di vetro attraverso la quale si “predice il futuro”. No! Non è propriamente così. La profezia cristiana è innanzi tutto UN MONITO. Dal Cielo il Signore Iddio sceglie i suoi profeti in terra e li istruisce  affinché avvertano gli uomini del loro stato di salute spirituale.

La maggior parte di queste profezie cristiane, infatti, possono cambiare lo stato delle cose “se gli uomini si convertiranno…”, altre invece dovranno semplicemente verificarsi, perché gli uomini non si sono convertiti.

in video la riflessione del testo:

Tutta la Scrittura è impreziosita dalle profezie che riguardano, principalmente, la venuta del Messia che darà origine al Nuovo Testamento, poi la profezia si sposta sulla Sposa di Cristo, la Santa Chiesa e lo stato di salute degli uomini, e abbiamo il capolavoro dell’Apocalisse, il Libro della Rivelazione, di San Giovanni Apostolo ed Evangelista. Ma abbiamo anche la famosa promessa di Gesù Cristo che “le porte degli inferi non prevarranno sulla Chiesa”, il ché significa che la Chiesa passerà una tribolazione che sembrerà farla cadere, altrimenti questa promessa non avrebbe alcun senso!

  • Si legga qui la vita della Beata Anna Maria Taigi e la profezia sui tre giorni di buio con altri santi e la Scrittura.

Noi non siamo di quelli che non credono al Vangelo perché “ai tempi di Gesù non c’erano i registratori…”, crediamo piuttosto che l’inizio della grande apostasia descritta da San Paolo è giunta e la stiamo vivendo, perché crediamo nella Parola di Dio e non in quella degli uomini, e crediamo nei Santi di Dio, perché Essi hanno dato la loro vita per noi e per salvaguardare il Nome di Gesù Cristo. Noi crediamo che siamo nei tempi della grande tribolazione perché, quando intere nazioni impongono la legge che uccide i concepiti, portando avanti una strage degli Innocenti senza precedenti nella storia dell’uomo; perché quando per legge intere nazioni stanno manipolando l’antropologia dell’uomo uccidendo il Matrimonio tra un uomo e una donna, ma legittimando la nuova schiavitù dell’utero in affitto e la compra-vendita di neonati affinché persone dello stesso sesso che pretendono di imitare il matrimonio, vogliono avere dei figli come se fosse un diritto; quando intere nazioni legittimano l’omicidio assistito, l’eutanasia, e quando intere nazioni usano l’economia per rendere schiavi gli uomini, come tutto ciò non era mai avvenuto in passato, significa che siamo dentro la grande tribolazione e ciò che è stato profetizzato, si avvererà.

La Profezia dei tre giorni di buio non va scartata per partito preso, va piuttosto compresa alla luce delle Scritture. Non è uno spauracchio come l’orco delle favole per bambini, è piuttosto innanzi tutto il livello al quale siamo arrivati, siamo noi gli artefici di questa profezia, siamo noi che ci confezioniamo i peggiori disastri. La Profezia viene a dirci come reagire, viene a dirci come mettere rimedio. La degradazione culturale e sociale del nostro tempo ci sta portando a questo. I “castighi di Dio” non sono un suo capriccio, o dei gavettoni che Egli compie dalla finestra del cielo contro l’umanità attraverso alluvioni e tifoni… La natura, contaminata anch’essa dal Peccato Originale, si muove nel tempo causando i suoi disastri che diciamo infatti “naturali”, ma ciò che manca oggi di ricordare è che Gesù ci fece ben comprendere di essere il Padrone anche degli eventi naturali, e di poterli gestire: «Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?». E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?»(Mc.4,35-41)

Facciamo notare che la paura degli Apostoli sulla barca con Gesù è di due tipi: la prima hanno una paura che ci accomuna tutti, quella naturale quando ci troviamo sommersi dagli eventi naturali catastrofici, la barca sta per rovesciarsi dalla tempesta e Gesù “dorme” e loro si sentono abbandonati; la seconda si trasforma nel sacro TIMORE REVERENZIALE «Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?», un sacro timore, uno dei sette Doni dello Spirito Santo, che purtroppo abbiamo perduto, sostituendolo con il nostro relativismo, soggettivismo, orgoglio, superbia.

Gli eventi naturali, per quanto rovinosi per l’uomo, rispondono ai comandi di Dio, di Gesù Cristo. Quando Gesù muore avviene una eclissi, ma è molto strana, il sole si oscurò per ben tre ore. Una eclissi, come ben sappiamo, dura pochi minuti, ma in quel caso, unico nella storia dell’umanità, l’eclissi durò per ben tre ore durante le quali avvennero diversi terremoti avvertiti in tutta la terra, come confermano gli studi archeologici, il velo del Tempio si squarciò, molti morti risuscitarono. Tutto ciò è descritto nei Vangeli e forse faremo meglio a meditarci più attentamente.

Ora vi lasciamo con questo video, breve ma molto interessante perché, con pacatezza e intelligenza, spiega alcune dinamiche della profezia e come intendere questa dei tre giorni di buio. Un ultima cosa. Le profezie Cristiane hanno un solo scopo: spingerci alla CONVERSIONE A CRISTO. San Gregorio Magno nei suoi Dialoghi spiega che Dio stesso spinge l’uomo ad una conversione che avviene senza dubbio a causa della “paura”. Provare una certa “paura” spiega san Gregorio, è bene per l’uomo, perché così egli si umilia, abbassa la sua superbia e riconosce in Dio il Suo Creatore e Salvatore. Credere in Cristo per paura di andare all’Inferno, è un bene, dal momento che siamo spesso accecati dalla superbia. Ma al termine del tempo della prova che è la “paura”, occorre subito passare alla seconda fase, spiega San Gregorio Magno, che è la COMPUNZIONE, ossia, l’afflizione dell’animo, la presa di coscienza del PENTIMENTO perché peccando si offende innanzi tutto Dio, buono e misericordioso. Quindi amare Dio non più per “paura”, ma per Amore, per aver compreso che Egli è Amore.

Tutti i Santi hanno cominciato dalla paura di “finire all’inferno”, per poi rivelarci l’Amore sublime di Dio. Le Profezie Cristiane partono con questa enfasi, ci mettono in guardia che il dramma in esse contenuto non è opera di Dio, ma la causa della nostra superbia e del nostro allontanamento da Dio. Dio allora ammonisce: questo vi accadrà se non ritornerete a Me, pentiti…. Ci accadrà non perché Dio lo aveva preparato per noi, ma perché lo abbiamo confezionato noi, con i nostri peccati. Le Profezie ci rammentano che cosa abbiamo costruito noi e quali sono i rimedi che Dio ci offre.

 

 


 

Di originale e documentato invece, in riferimento all’oscurità, degli evidenti limiti e  che fanno esplicito riferimento al giorno del Giudizio Finale e non ai tre di buio abbiamo:

Santa Faustina Kowalska (1905 – 1938) ricevette una rivelazione da parte di Gesù, che faceva riferimento al buio sulla terra prima del Giudizio, ma con molta vaghezza e senza mai parlare della durata del fenomeno:

Scrivi questo: prima di venire come Giudice giusto, vengo come Re di Misericordia. Prima che giunga il giorno della giustizia, sarà dato agli uomini questo segno in cielo: si spegnerà ogni luce in cielo e ci sarà una grande oscurità su tutta la terra. Allora apparirà in cielo il segno della Croce e dai fori, dove furono inchiodati i piedi e le mani del Salvatore, usciranno grandi luci che per qualche tempo illumineranno la terra. Ciò avverrà poco tempo prima dell’ultimo giorno.

(fonte: “La Misericordia Divina nella mia anima – Diario della beata Suor Faustina Kowalska“, Libreria Editrice Vaticana)

“I TERREMOTI PIU’ ORRIBILI…”

Un’ altra beata, Elisabetta Canori Mora (stimata da Leone XIII, beatificata il 24 aprile 1994 da Papa Giovanni Paolo II) descrive, sempre senza citare la durata, l’avvento del buio apocalittico in riferimento al Giudizio:

“Il cielo si ammantò di nera caligine, scoppiando i fulmini più tremendi, dove incenerivano, dove bruciavano; la terra, non meno che il cielo, era sconvolta. I terremoti più orribili, le voragini più rovinose facevano le ultime stragi sopra la terra. In questa guisa furono separati i buoni cattolici dai falsi cristiani”.

(Fonte: “Il Diario della Beata Elisabetta Canori Mora”)

NEL NUOVO TESTAMENTO

Anche la Bibbia farebbe riferimento al buio:

“Il sole divenne nero”

“Quando l’Agnello aprì il sesto sigillo (…) il sole divenne nero come sacco di crine”

Il passo dell’Apocalisse (6:12) è tradotto fedelmente dal testo originale, in cui si fa esplicito riferimento ad un sole di colore nero, come oscurato o non più attivo – μέλας, “nero“.

Più chiaro è il passo successivo dedicato alle prime quattro trombe suonate dagli angeli (8:12):

“Il quarto angelo suonò la tromba e un terzo del sole, un terzo della luna e un terzo degli astri fu colpito e si oscurò: il giorno perse un terzo della sua luce e la notte ugualmente”

 

 


 

aggiornamento interessante

SUI TRE GIORNI DI BUIO

Confesso che non avevo mai sentito parlare di Marie-Julie  Jahenny (1850-1941), contadinella  nata a Blain in Bretagna: imperdonabile, perché è una delle  eroiche corredentrici straordinarie che la Grazia ci ha dato.  Rimasta zoppa per essere caduta da neonata, aveva  23  anni ed era quasi agonizzante per un cancro gastrico, il 15  marzo 1873, quando fu scelta: “Sono la Vergine Immacolata, mia cara figlia, e tu hai sofferto molto: vuoi accettare le cinque piaghe del Mio divin Figlio?”; Maria Giulia  chiese: “Cosa sono queste cinque piaghe?”, “Sono i segni dei chiodi che hanno trapassato le Sue mani ed i Suoi piedi e la piaga causata dalla lancia”. Accettò, e ricevette i  segni del Suppliziato che avrebbe fedelmente accompagnato

Il 28 marzo  venerdì, la ragazza comincerà a vivere la sua terribile Via Crucis, che si ripeterà per tutti i venerdì della sua lunghissima vita, in un’estasi dolorosa;  i millecinquecento   passi verso il Calvario  lasciando una scia  di sangue sul pavimento, le tre cadute (durante una, si fratturerà il cranio) il sangue del costato che imbeve il vestito, gli otto minuti della crocifissione in cui cessa di respirare, come dimostra uno specchio davanti alla sua bocca.  Una scena che molti dei presenti non hanno potuto sopportar  di vedere.

Il dottor  Antonio Imbert Gourbeyre,  professore alla facoltà di medicina a Clermont-Ferrand,  attesterà che dal  28 dicembre 1875  per cinque anni,   la contadina ha vissuto  nutrendosi soltanto dell’Eucarestia – e che durante quel periodo sotto il suo controllo medico, “non vi furono escrezioni liquide o solide. Non c’è inganno”.

Eppure,   esponenti potenti della Chiesa, con ostinazione preternaturale  la trattarono da simulatrice e ingannatrice per attrarre i soldi dei creduloni   Nel 1877,  Marie-Julie fu  PRIVATA DEI SACRAMENTI per ordine dei vicari capitolari diocesani, decisione che fu mantenuta dal nuovo vescovo  locale,  Mons. Lecoq; e  questa disposizione, per lei che viveva solo di Comunione, fu mantenuta fino al 1888.  Dal  1880 viene controllata da vicino da un don Bachelier, che vuole essere  il confessore della povera stigmatizzata  – allo scopo di farle  confessare che  sta facendo la commedia.  “Mi confessava e mi rifiutava l’assoluzione” disse un giorno  la  suppliziata.

(La mamma della povera perseguitata ha testimoniato che tuttavia, ogni  domenica alle  6,  Qualcuno deponeva un’Ostia  sulla sua lingua). Tralascio le  sofferenze fisiche ulteriori – tetanismo, cecità-sordità, paralisi –   sacrifici sempre maggiori che Cristo stesso, a suo dire, le chiede  per salvare anime, e che ella accetta .  Basti dire che   Marie Julie muore nel 1941, il 4 marzo: ha 91 anni, e  con eroica generosità  ha portato le stigmate, la sua croce, per 68.

Ebbene,  se  ricordo qui la stigmatizzata bretone, è perché  – grazie ad Alessio Carnevali, un lettore grande  raccoglitore di   profezie – è   perché essa ha descritto  i tre giorni di buio  con impressionante somiglianza  ad  Alois Irlmaier, il veggente bavarese.

” Io verrò sul mondo peccatore con un terribile rombo di tuono, in una fredda notte d’inverno. Un caldissimo vento del Sud precederà questa tempesta e pesanti chicchi di grandine scaveranno la terra. Da una massa di nuvole rosso-fuoco lampi devastatori saetteranno, incendiando e riducendo tutto in cenere. L’aria si riempirà di esalazioni letali che, a cicloni, sradicheranno le opere dell’audacia e della follia e della volontà di potenza della Città della notte…Quando in una fredda notte d’inverno, il tuono romberà…allora chiudete molto in fretta porte e finestre…I vostri occhi non devono profanare il terribile avvenimento con sguardi curiosi…riunitevi in preghiera dinanzi al Crocifisso, ponetevi sotto la protezione di Mia Madre Santissima. Non lasciatevi prendere da alcun dubbio riguardo alla vostra salvezza...Accendete le candele benedette, recitate il Rosario. Perseverate tre giorni e due notti…Io, vostro Dio, avrò purificato tutto… Magnifico sarà il Mio regno di pace…”

E ancora:

” Verranno tre giorni di continue tenebre. Durante tali tenebre spaventose, solo le candele di cera benedetta faranno lume. Una candela durerà per tre giorni; però nelle case degli empi non arderanno. Durante questi tre giorni i demoni appariranno in forma abominevole e faranno risuonare l’aria di spaventevoli bestemmie. Raggi e scintille penetreranno nelle dimore degli uomini, però non vinceranno la luce delle candele benedette che non saranno spente né da venti né da tormente o terremoti. Una nube rossa come il sangue attraverserà il cielo; il rombo del tuono farà tremare la Terra. Il mare riverserà le sue onde spumose sulla Terra. La Terra si muterà in un immenso cimitero. I cadaveri degli empi come dei giusti copriranno il suolo. La carestia che seguirà sarà grande; tutta la vegetazione della Terra sarà distrutta, come pure saranno distrutti i tre quarti del genere umano. La crisi verrà per tutti repentina, i castighi saranno universali e si succederanno uno dopo l’altro senza interruzione.”

“I tre giorni di tenebre saranno di giovedì, venerdì e sabato…tre giorni meno una notte…”

Lo scapolare di protezione che fu dettato alla veggente.

“Durante questi tre giorni di oscurità terrificante, non deve essere aperta nessuna finestra, perché nessuno riuscirà a vedere la terra e il colore terribile che essa avrà in quei giorni di punizione, senza che muoia immediatamente…

” Nessuno fuori dalla sua abitazione…sopravviverà. La terra tremerà come al giudizio e la paura sarà grande…”8 dicembre 1882.  ” Il cielo sarà in fiamme, la terra si spaccherà…Durante questi tre giorni di oscurità lasciate accese le candele benedette dappertutto, nessuna altra luce risplenderà…”

“. ..Tutto tremerà tranne il mobile sul quale brucia la candela benedetta. Questo non tremerà. Vi riunirete tutti con il crocifisso e con la Mia immagine benedetta. Questo è ciò che terrà lontano questo terrore.”

” Tre quarti della popolazione del globo sparirà. Metà della popolazione della Francia verrà distrutta.”

La patria  su cui Marie-Julie  pianse coi suoi occhi veggenti:

Quasi tutta la Francia sarà diventata «Maometto» e senza religione“ (Estasi del 4 luglio 1881)

 “La Francia, così bella in altri tempi, avrà perduto il suo onore e la sua dignità. Sarà invasa da popoli stranieri senza cuore e senza pietà… Strazieranno i suoi figli […] I discepoli che non sono del Mio Vangelo saranno molto impegnati a rifare a loro idea e sotto l’influenza del nemico, una Messa che conterrà parole odiose ai Miei occhi…”

“La Chiesa resterà vacante per lunghi mesi.”

Prima che giunga il regno della resurrezione e della pace, bisogna che Satana regni pienamente, come un sovrano. Egli dominerà tutto. Quando avrà conquistato tutto, quando avrà rimosso ogni ricordo della Fede, fatto scomparire i santi templi, rovesciata la Mia immagine e la Mia Croce, il suo regno non durerà a lungo; ma giungerà a questo completo trionfo, vi arriverà tramite degli odiosi modi di agire.”

Gesù  le suggerì  una preghiera per i giorni di buio.  “Quando  usciranno dalla terra grida spaventose, orribili,  le urla delle anime in disgrazia che non devono più tornare alla mia misericordia, direte la preghiera seguente:  “Io ti  saluto, ti adoro, ti abbraccio, o Croce adorabile del mio Salvatore. Proteggici, conservaci, salvaci. Gesù ci ha tanto amato. Sul tuo esempio, ti amo.  Che la tua santa  immagine calmi i nostri spavcenti! Che io non senta che calma e fiducia!”

Je te salue, je t’adore, je t’embrasse, ô Croix adorable de mon Sauveur. Protège-nous, garde-nous, sauve-nous. Jésus t’a tant aimé. A son exemple, je t’aime. Que ta sainte image calme mes frayeurs ! que je ne ressente que calme et confiance !

(Qui  il sito che parla della stimmatizzata: http://mariejuliejahennypropheties.over-blog.com/)

Ricordiamo per confronto cosa scrive il biografo di Irlmaier, Conrad Adlmaier (1961):

“Nell’ultima conversazione con Irlmaier, avvenuta nella primavera del 1959  [anno della sua morte] , il chiaroveggente parlò in dettaglio di questo fenomeno.    ‘Sarà buio in un giorno in guerra. Quindi scoppia una grandinata con lampi e tuoni e un terremoto scuote la terra. Quindi non uscire di casa. Le luci non si accendono, tranne che a lume di candela, l’elettricità (elettrica) si interrompe. Chi respira la polvere ha un crampo e muore. Non aprire le finestre,   coprile  con carta nera. Tutta l’acqua aperta diventa velenosa e tutto il cibo aperto che non è in lattine sigillate. Neanche cibo in bicchierii. La morte per polvere è diffusa all’esterno, molte persone muoiono. Dopo 72 ore tutto è finito di nuovo. Ma lo ripeto: Non uscire, non guardare fuori dalla finestra, lascia bruciare  la candela consacrata o il bastoncino di cera e prega. Morte più persone durante la notte che nelle due guerre mondiali”.

Alessio  Carnevali mi fornisce altri veggenti, cattolici canonizzati, che hanno parlato  dei tre giorni di buio. La prima in ordine di tempo è stata probabilmente quella di Anna Maria Taigi (1769-1837),  moglie angariata dal marito, madre di sette figli, devota alla Trinità:

…Dio manderà due castighi: uno sarà sotto forma di guerre, rivoluzioni e altri mali; avrà origine sulla terra. L’altro sarà mandato dal Cielo. Verrà sopra la terra l’oscurità immensa che durerà tre giorni e tre notti. Nulla sarà visibile e l’aria sarà nociva e pestilenziale e recherà danno, sebbene non esclusivamente ai nemici della Religione. Durante questi tre giorni la luce artificiale sarà impossibile; arderanno soltanto le candele benedette. Durante tali giorni di sgomento, i fedeli dovranno rimanere nelle loro case a recitare il Rosario e a chiedere Misericordia a Dio… Tutti i nemici della chiesa (visibili e sconosciuti) periranno sulla Terra durante questa oscurità universale, eccettuati soltanto quei pochi che si convertiranno… L’aria sarà infestata da demoni che appariranno sotto ogni specie di orribili forme… Dopo i tre giorni di buio, San Pietro e San Paolo… designeranno un nuovo papa… Allora il Cristianesimo si diffonderà in tutto il mondo.”

Anche San  Gaspare del Bufalo (1786-1837), prete, perseguitato dai napoleonici e incarcerato , adoratore del Preziosissimo Sangue,  ha avvertito:

“La morte degli impenitenti persecutori della Chiesa avverrà durante i tre giorni di buio. Colui che sopravviverà ai tre giorni di tenebra e di pianto, apparirà a se stesso come l’unico sopravvivente sulla terra, perché di fatto il mondo sarà coperto di cadaveri”.

Anche la  palestinese santa Maria di Gesù Crocifisso,  nata Mariam Baouardy ad  Abellin in Galilea il 5 gennaio 1846  e morta a Betlemme  nel 1878 a  Betlemme, stigmatizzata dal 1867, “… Durante l’oscurità che durerà tre giorni, la gente che si è data alle vie del male perirà, così che solo un quarto del genere umano sopravviverà…”

Che dire?  Rispetto  ad Irlmaier, laico pratico,  questi  e queste veggenti danno ai tre giorni di buio  il significato di una specie di giudizio universale “su questa generazione”,    con sterminio dei peccatori impenitenti.

Messaggi così abbondanti  non possono non essere dati  se non per volontà del Cielo, e non certo per soddisfare vacue curiosità sul futuro:  ma per avvertirci ad  essere preparati,  ed istruirci come.

 

 

Un pensiero riguardo “Riflettiamo su I tre giorni di buio

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