Il 2 marzo scorso ricorreva il 100° anniversario della stigmatizzazione della Beata Elena Aiello. Vogliamo ricordarla elencando alcuni messaggi che ella ha avuto dal Cielo. Si tratta di messaggi drammatici, perché annunciano un grande castigo, ma pieni di speranza perché rimandano alla promessa di Fatima.
Nel 2021 due anniversari sono passati in sordina, presi com’eravamo dalla pandemia. Ricorrevano il 60° della morte[1] e il 10° della beatificazione[2] di Suor Elena Aiello, mistica, stigmatizzata, e fondatrice dell’Istituto religioso delle Suore Minime della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo[3].
Elena Amelia Aiello nacque il 10 aprile del 1895 a Montalto Uffugo, nel cosentino, e crebbe in una famiglia veramente cristiana. Il padre Pasquale e la madre Teresa furono felici e onorati quando la figlioletta comunicò loro la sua intenzione di farsi monaca.
Elena infatti risponde “sì” alla chiamata di Dio di amarlo nella sofferenza. Fin dai primi tempi della sua vita religiosa, il Signore le dimostra la sua predilezione donandole diversi doni mistici, tra cui la profezia e la stigmatizzazione. Ricevette il dono delle stigmate il 2 marzo del 1923 — dunque quest’anno ne ricorre il 100° anniversario —, le quali diventavano visibili, ogni anno, solo dal Venerdì Santo al Sabato Santo.
La notizie della stigmatizzazione si divulgò velocemente in tutta l’Italia, facendo diventare Suor Elena nota come “’a monaca santa”[4], benché avesse fama di santità già nel sud della nostra penisola. Divenne così famosa che anche Benito Mussolini (1883-1945) sentì parlare di lei, e benché la futura beata gli inviasse, da parte di Dio, severissimi ammonimenti[5] — che il Duce puntualmente ignorava —, non volle mai che il suo regime le facesse del male (essendo un uomo molto superstizioso).
Madre Elena ebbe, dicevamo, anche il dono della profezia, tra cui la più nota è quella dei tre giorni di buio, che ebbe in comune con tanti altri mistici. Ma ovviamente il Signore le mostrò parecchio altro[6], inviando, tramite lei, diversi drastici e perentori avvertimenti all’umanità ostinatamente ribelle e peccatrice impenitente (si veda anche di acquistare questo libro importante su “Dio castiga il mondo?”). Vediamoli insieme.
«Il mondo vive fuori del cristianesimo»
Messaggi di Nostro Signore
12 marzo 1948: «Figlia mia, il mondo è in rovina […]; ho bisogno di anime vittime che si uniscano a me e mi aiutino a portare il peso dell’umanità così dissoluta, che dilaga in una marea impressionante. Quanta impurità! Vi è una corruzione sfrenata. Quante lordure! Vi è una epidemia morale che ha inquinato la società. Quante rovine! Il vizio abominevole, non solo nelle anime degli adulti, ma perfino dei fanciulli. Ah, quei fanciulli, dei quali io dicevo: “fate che i pargoli vengano a me”. Non vi è più purezza. Come mi rattrista il cuore vedere anime a me consacrate che mi maltrattano, mi oltraggiano fino all’altare, che osano accostarsi col peccato mortale nell’anima. L’uomo è immerso nella morte, nella fangosa marea di corruzione che tenta di sommergere il mondo in un uragano di distruzione e di morte».
26 luglio 1950: «Il mondo tutto in rovina. Gli uomini cadono nell’inferno. Nessuno si converte. L’uomo è ostinato. I governanti dei popoli sono accecati, vogliono distruggere, seppellire il cristianesimo. La vita pubblica delle nazioni è guidata con la volontà umana, non con la divina».
16 marzo 1951: «Gli uomini hanno scagliato contro Dio un uragano di odio. Il mio Cuore sanguina, perché gli uomini mi oltraggiano. Ovunque cerco il peccatore. Essi sono accecati dal peccato. Il mondo vive fuori del cristianesimo».
8 aprile 1953: «Quanta rovina! Il mondo non vive più nella società della Chiesa».
4 marzo 1955: «L’ora presente è una delle più terribili per l’umanità, per la Chiesa, per il Cristo in terra: si può dire proprio l’ora di Satana».
30 marzo 1956: «Il peccato d’impurità, già al colmo, ha portato al mondo la rovina».
Messaggi di Nostra Signora
15 luglio 1949, in lacrime: «L’uomo è immerso nella fangosa marea di corruzione che tenta di sommergere il mondo. Il mondo è in rovina. Aiutami a soffrire. Sai che il mio Figlio ti ha scelta come Vittima».
14 settembre 1952, festa della Santa Croce: «Salvate le anime perché il mondo è in rovina».
15 settembre 1953, festa dell’Addolorata: «Una è la cagione di tanta rovina: manca la base solida della fede. È crollata, è scomparsa».
7 agosto 1954: «Poche sono le anime che mi amano, che mi onorano. Gli uomini sono impazziti. La civiltà è sfasciata. Il mondo indietreggia nella barbarie e sta per crollare. Il principio del male trionfa nella perversa umanità. Ogni principio di bontà, religioso, è crollato. Scendono sul mondo le più fitte tenebre di rovina e di morte: è sprofondato nell’iniquità, nel vizio, nel fango».
8 giugno 1957, la Madonna con Gesù Bambino: «Il mondo vive nelle tenebre. Domina il peccato, specie quello d’impurità. Mostro loro la mia misericordia, ma gli uomini non trovano più la via della salvezza».
27 marzo 1959: «I governatori dei popoli sono fuori della luce di Dio, specie quelli dell’Italia: sono pieni di falsità, si servono del mio nome e di quello del mio Figlio Gesù. Il materialismo avanza veloce su tutte le nazioni e continua la sua marcia segnata di rovina e di morte. Ha il veleno sulle labbra, sul cuore, per avvelenare tante anime. Il peccato di impurità! Quante stragi tra la gioventù, in mezzo ai fanciulli! Più non esiste la famiglia cristiana. Non fanno più nessun mistero: vogliono cacciare Cristo dalle famiglie, dalle scuole, dalle officine, dalla società, dalle coscienze, dagli uomini».
15 agosto 1959, solennità dell’Assunta: «Il mondo va precipitando di giorno in giorno. Vive nelle tenebre; è opera del maligno. Vivono nella falsità, resistono alla mia grazia. L’odio riempie il cuore degli uomini. Il fango dell’impurità allaga tutta la terra».
«Le anime consacrate sono vinte dalle loro passioni sregolate»
Messaggi di Nostro Signore
5 luglio 1952: «Le anime a me consacrate mi offendono con la loro freddezza: han soffocato la fiamma d’amore verso Dio; loro condottiero è Satana. Chi mi riceve degnamente? Chiedo riparazione, mi rispondono con oltraggi. Seminano odio contro Dio. Magnus Dominus et terribilis. Il mio Cuore sanguina nel vedere la sede del vicario di Cristo diventata una scena di delitti».
5 novembre 1953, Gesù appare con la corona di spine: «Aiutami a soffrire. Vedi come mi hanno ridotto i peccati degli uomini. Gli uomini sono accecati; non rispettano la casa di Dio. I sacerdoti, non sentono più i doveri del loro ministero; non suscitano anime ardenti, con il loro apostolato. Quanta empia propaganda si è diffusa nel mondo! Grande calamità vi sarà di persecuzione nella Chiesa: molte anime buone saranno martirizzate; il Cristo in terra molto soffrirà».
4 marzo 1955: «Le chiese sono deserte. Le anime consacrate mi lasciano solo nel tabernacolo. Chi mi tiene compagnia? Chi mi ama fortemente? Molte anime religiose e sacerdotali vanno perdute».
11 marzo 1955, al mattino, dopo la comunione, Gesù sanguinante: «Le anime consacrate sono vinte dalle loro passioni sregolate. Quanti sono di scandalo! Maledetto peccato, che porterà rovina e morte su tutta l’umanità. Le anime consacrate mi offendono con la loro freddezza; han soffocato la fiamma d’amore verso Dio».
3 agosto 1956: «La chiesa non è più la casa di Dio, ma rifugio per peccare. Le chiese sono vuote, le balaustre deserte, i luoghi dei divertimenti impuri sono affollati».
20 giugno 1957, Corpus Domini: «Le anime a me consacrate e sacerdotali! Il mio amore è da loro poco apprezzato. Si sono uniti a Satana, non pensano più alla loro salvezza. Povere creature, che si smarriscono nella colpa, perdendo la fede. Si gettano nell’ombra del peccato, mentre mi lasciano solo. Il loro cuore è un macigno. Devo scendere in petti impuri. L’ostia santa sollevata da mani sacrileghe! Sono essi i responsabili delle anime che si perdono. Aiutami a soffrire».
7 marzo 1958: «Le anime sacerdotali e consacrate non prestano più orecchio alle mie ispirazioni; non hanno più fiducia in me; sono peggiori dei mondani; non predicano più l’Evangelo. Una grossa parte di esse vivono in peccato. Non sentono il peso delle anime loro affidate. Come vorrei fossero vicini a me! Mi lasciano solo, abbandonato. Che potevo fare di più per le anime? Ho dato tutto il mio sangue per salvarle dalla morte eterna».
1° luglio 1959: «Peccati delle anime sacerdotali! La Chiesa è pericolante. Sacerdoti non conoscono più il mio amore; vivono nel peccato; rifiutano la loro salvezza».
11 marzo 1960: «La Chiesa è in pericolo. Pregate per le anime sacerdotali, affinché siano più zelanti e vivano secondo la loro dignità».
Messaggi di Nostra Signora
1° novembre 1954, solennità di Tutti i Santi: «I sacerdoti non pregano più, non sono più raccolti nella pietà. Pochi recitano il santo Rosario. Beati tutti quelli che sono devoti del mio Rosario: le loro labbra si profumano».
15 agosto 1959, solennità dell’Addolorata: «[…] la Chiesa è ferita dai propri ministri. Le anime consacrate e sacerdotali sono attaccate al mondo e alle creature. Molte anime si perdono per causa loro e molti di loro non sono degni di portare la loro divisa, sono addormentati nel sonno della morte, sono distaccati dalla santa Madre Chiesa».
4 aprile 1960, la Vergine appare con le sette spade: «I sacerdoti, le anime consacrate, non vogliono restare fedeli alla Chiesa: amici di Satana, vivono nell’errore».
«Si scatenerà una rivoluzione anticristiana »
Messaggi di Nostro Signore
7 agosto 1951: «Si scatenerà per tutto il mondo e in modo tragico per l’Italia una rivoluzione anticristiana».
23 marzo 1956, Gesù appare agonizzante: «Se non si prega, la schiera di satana avanza; e l’Italia, e la sede del vicario di Cristo, diventerà peggiore della Russia».
30 marzo 1956: «L’Italia è la regina delle nazioni, ma, se non si prega, sarà peggiore della Russia, e sarà molto travagliata. L’Italia, no, non sarà salva. Roma sarà molto travagliata: deve pagare i suoi errori, i suoi gravi peccati. L’Italia, sede del vicario di Cristo, sarà umiliata».
Messaggi di Nostra Signora
20 febbraio 1952: «L’Italia soffre perché una grande rivoluzione si prepara. In parte l’Italia si salverà».
14 settembre 1952, festa della Santa Croce: «Preghiera e penitenza, perché una terribile bufera infierisce su tutto il mondo con satanica crudeltà. Molte nazioni saranno colpite, specie l’Italia».
20 gennaio 1953: «Forti rivoluzioni verranno, specie per l’Italia. Di quante calamità è colpita! La Chiesa è minacciata dai più tremendi castighi».
3 aprile 1953. Suor Elena: «L’Italia si salverà in parte? Roma sarà salva?». La SS.ma Vergine: «Roma sarà salva: ma la Chiesa è molto travagliata e ha tanto da soffrire. Il gregge sta per disperdersi. Ti parlo come ai veggenti di Fatima».
7 agosto 1954: «Roma sarà molto travagliata, perché è macchiata di peccati molto gravi. Il fango del peccato è arrivato al colmo e [Roma] è resa una scena di delitti e di mercenari. Roma deve molto soffrire, perché è la città santa profanata e perciò sarà travagliata, ma non distrutta, dal flagello della guerra. Non permetto mai che la sede del vicario di Cristo sia in battaglia: starò curva con te mie braccia in segno di protezione; e tutti lo dovranno riconoscere negli avvenimenti che si presenteranno. Compirò la mia opera. Mentre in ogni città, in ogni luogo, pochi resteranno salvi, perché il flagello della guerra è vicino».
8 aprile 1955: «L’Italia non sarà salva, ma molto tribolata e purificata, specie la sede del vicario di Cristo. In parte l’Italia si salverà. Roma è profanata dai peccati d’impurità».
Venerdì Santo 1958. Suor Elena: «Che sarà dell’Italia? Che sarà?». La Madonna: «Il peccato è arrivato al colmo. Roma resa una scena di delitti, piena di fango e di peccati». Suor Elena: «Roma si salverà?». La Madonna, in lacrime: «Figlia mia diletta, Roma sarà travagliata. Se non si prega, i nemici arriveranno alla porta della città santa. Roma è la casa del Cristo in terra. Se non si prega, l’Italia sarà peggiore della Russia».
«La Russia è pronta a scatenare tutte le forze del male e sfogherà tutto il suo furore»
Messaggi di Nostro Signore
18 marzo 1960: «Pregate, perché gli errori degli uomini sono al colmo; e l’Italia sarà peggiore della Russia, se non si prega. La Chiesa sarà molto travagliata. I nemici saranno alle porte del Vaticano. Pregate e fate molta penitenza».
Messaggi di Nostra Signora
15 settembre 1958, festa dell’Addolorata: «Se non si prega l’Italia sarà invasa dalle truppe russe». Suor Elena: «Roma sarà salva? E il Papa?». La Madonna, piangendo: «L’Italia non sarà salva, specie Roma, perché molti peccati si commettono nella città santa: è profanata persino dai ministri di Dio. Il Papa non vedrà tutto questo perché in questi giorni avrà l’agonia della morte[7], che abbrevierà la sua vita per sempre».
27 marzo 1959: «Roma sarà punita, l’Italia sarà travagliata e umiliata. La Chiesa sarà perseguitata. Il Cristo in terra dovrà tanto soffrire; a quante rovine andrà incontro! Il gregge sta per disperdersi. Quante anime sacerdotali sono uscite fuori dall’ovile! Pregate incessantemente, perché l’ora è vicina, affinché l’umanità conosca i suoi errori. La Russia sorgerà su tutte le nazioni, specie sull’Italia, e pianterà la bandiera [rossa] sulla cupola di san Pietro: [e la basilica] sarà circondata da leoni tanto feroci! La mia parola è chiara. Il mondo si perde prima di quanto si pensa».
13 settembre 1959: «La Russia spanderà i suoi errori su tutte le nazioni, specie sull’Italia. L’Italia non sarà salva. Il flagello della guerra è vicino, e l’Italia sarà la prima a essere sommersa dalle forze del male. Quanti peccati pubblici e privati infangano la città santa!».
3 ottobre 1959: «È necessario che i castighi vengano sul mondo. L’Italia sarà più abbattuta [colpita] dalle altre nazioni, perché gli uomini sono ingrati, e vi è la sede del vicario di Cristo. Sappi che la giustizia di Dio punirà l’umanità con severi castighi».
4 aprile 1960: «Pregate perché le forze organizzative del comunismo avanzano sempre di più per combattere e distruggere la religione, diffondendo i suoi errori su tutte le nazioni, specie sull’Italia».
8 maggio 1960: «La Russia è pronta a scatenare tutte le forze del male e sfogherà tutto il suo furore. Sarà una bufera infernale. La guerra sarà prossima. La Russia si abbatterà su diverse nazioni. Il fuoco comincerà da est a ovest. Anche nel Nord-Africa e poi nel Medio Oriente vi saranno molte rivoluzioni. Il sangue scorrerà a rivi. Il tempo non è lontano. I sacerdoti saranno perseguitati; le chiese saranno profanate, specie nella città santa. Pregate perché il Papa non cada in mano ai russi. Siate fedeli con la preghiera e la penitenza, per il giorno del mio trionfo, perché la mia ora è vicina».
16 luglio 1960: «Se non si prega, l’Italia sarà peggiore della Russia. Verrà la persecuzione per la Chiesa. Quanti sacerdoti moriranno martiri! La Russia tenta di invadere la città santa, sede del vicario di Cristo, profanata da questi mostri infernali».
15 settembre 1960, festa dell’Addolorata: «La Russia farà strage su tutte le nazioni, sulla Chiesa, sul Papa, sui sacerdoti. Rivoluzione grande, con grande spargimento di sangue, su diverse nazioni, specie sulla Francia e sull’Italia».
22 agosto 1960: «L’ora terribile avanza sui mondo. Diverse nazioni saranno colpite, specie l’Italia, con rivoluzioni sanguinose. La Russia ha preparato le armi segrete contro l’America, contro la Francia e contro la Germania. La guerra è prossima. Il Reno della Svizzera sarà pieno di cadaveri e di sangue. Il Papa dovrà tanto soffrire. Il leone ruggente avanzerà sulla cattedra di Pietro, per diffondere i suoi errori. Il fiele della Russia avvelenerà tutte le nazioni, specie l’Italia».
«Verrà il castigo mai visto nella storia del mondo»
Messaggi di Nostro Signore
26 luglio 1950: «Le ore delle tenebre sono prossime. Verrà sul mondo distruzione e morte. Grida forte: se l’uomo non ritorna a Dio, verrà il castigo mai visto nella storia del mondo. Il mondo sarà tutto in fiamme. Gli uomini parlano di pace: il mondo sarà tutto in guerra».
Messaggi di Nostra Signora
8 aprile 1955: «Guarda: gli angeli, con in mano recipienti pieni di fuoco, sono come tante fiaccole. Ogni due angeli porteranno queste fiaccole (erano come tanti tronchi d’albero). Servono per rovesciarle sul mondo. Il castigo sarà spaventoso. Scenderanno sul mondo; come tante saette di fuoco, buttate dagli angeli sulla terra. Il fuoco cadrà a pezzi. Un solo colpo, però, non cagiona la morte di tutti. Gli uomini saranno punti secondo i debiti contratti con la giustizia divina. Questo spaventoso flagello verrà nelle prime ore del mattino. I peccatori, gli empi, saranno distrutti. Le anime giuste, i devoti del mio Rosario, quelli con il peccato veniale, non morranno, ma sentiranno il dolore della morte. Momento spaventoso sarà per i giusti! Per i peccatori e per gli empi! Tutti devono assistere con lo strazio nell’animo; tutti contempleranno questa visione. Gli occhi di tutta l’umanità si solleveranno verso il cielo. Io nulla posso fare per le anime traviate. Gli empi vorrebbero coprire le loro miserie, ma non trovano neanche una tana. Si unirà il cielo e la terra. Il mio Figlio si presenterà come giudice, per i peccatori e per gli empi: non come padre. Il cielo si tingerà di rosso. Il vento! Sibila il mare, s’abbatte la procella. La tempesta sarà di fuoco: si scatenerà per tutto il mondo. Quelli che resteranno, troveranno il loro Gesù e la loro Madre. Il tempo non è lontano. Avverrà quando meno si aspetta».
Venerdì Santo 1959. Suor Elena: «[…] quali sono ì primi segni del castigo? Come si presentano al mondo?». La SS.ma Vergine: «Figlia del mio cuore, per ammonire i peccatori e chiamare l’uomo alla penitenza e alla preghiera, i segni evidenti sono questi: comparirà nel cielo una nube che si ingrandirà e annegherà popoli e nazioni, specie l’Italia. La vegetazione della terra sarà distrutta, come pure sarà distrutta la quarta parte del genere umano. L’aria sarà infestata da una epidemia che coprirà tutta la terra di cadaveri. Se gli uomini ritornano a Dio pentiti, figlia mia diletta, allora la giustizia sarà mutata in misericordia, e il mondo, in parte, si salverà, ché il tremendo castigo non si può evitare e sarà universale. Una nube rossa come il fuoco attraverserà il cielo. I raggi, le scintille, attraverseranno le case degli empi. Il mare riverserà le sue onde e [si] abbatterà la procella. Le fitte tenebre si spanderanno sul mondo e avvolgeranno tutto la terra. Il mondo diventerà come un deserto. Durante queste tenebre è impossibile distinguere uomini e cose. Tutto questo durerà tre giorni e tre notti; e in questo tempo di oscuro solo le candele di cera benedette faranno luce. Dureranno per diverso tempo. Nelle case degli empi le candele non faranno luce. Colui che, per curiosità, apre la finestra, cadrà fulminato all’istante. Durante questi tre giorni, bisogna rimanere in casa, figlia del mio cuore, alla luce delle candele, perché non saranno spente né dai venti, né da nessuna cosa. L’umanità sarà afflitta da un tremendo terremoto. Il rombo dei tuoni farà tremare tutta la terra. È uno sconvolgimento per i giusti e per i peccatori. Figlia del mio cuore, sono giorni spaventosi. I demoni, durante questi tre giorni faranno risuonare nell’aria spaventose bestemmie, e faranno molta preda sulle anime. Il mondo diventerà un cimitero, perché i cadaveri copriranno tutta la terra». Suor Elena: «Mamma mia bella, che bisogna fare durante questi tre giorni?». La SS.ma Vergine: «Bisogna pregare per la conversione dei peccatori, che sono i vostri fratelli. Recitare il santo Rosario e la preghiera Materno rifugio». Suor Elena: «Mamma mia bella, e allora sarà il giudizio universale?». La SS.ma Vergine: «Figlia del mio cuore, non sarà il giudizio universale, ma sarà un piccolo giudizio». Suor Elena: «E allora tutti morranno?». La SS.ma Vergine: «Non morranno tutti, ma sopravvivranno i devoti del mio Rosario, le anime consacrate al mio Cuore, le anime giuste e i sacerdoti santi; non periranno, ma saranno salvi. Tutto questo è una punizione per gli empi. Quello che avverrà in queste ultime ore non si può descrivere. Si deve impegnare ogni anima cristiana con la preghiera e con la penitenza, figlia del mio cuore. Verrò io stessa; mi vedranno i giusti e i peccatori».
«Il mezzo per salvare in parte il mondo è la devozione al Cuore Immacolato»
Messaggi di Nostro Signore
30 marzo 1956: «Il mondo si salverà, in parte, se si propaga la devozione al Cuore Immacolato di Maria».
Messaggi di Nostra Signora
1° novembre 1952, solennità di Tutti i Santi: «Devozione al Cuore Immacolato di Maria, strumento di salvezza. Bisogna formare una legione di anime per pregare e pregare molto. Si può disarmare l’ira di Dio. Queste anime assicurano la vittoria delle forze del bene».
3 aprile 1953: «Solo con la devozione al Cuore Immacolato di Maria, mediatrice tra l’uomo e Dio, il mondo sarà in parte salvo».
6 aprile 1955: «Il mezzo più efficace per ottenere misericordia è il Cuore di Maria, mediatrice fra gli uomini e Dio, e deve regnare. Questa devozione incoraggia i buoni, scuote i tristi, chiama i peccatori al pentimento, eccita i tiepidi al fervore».
8 aprile 1955: «Il mezzo più efficace per salvare in parte il mondo è la devozione al Cuore Immacolato di Maria. La preghiera Materno rifugio si propaghi; è utilissima. Dite spesso con le braccia in croce: “O Regina dell’universo, mediatrice degli uomini, usaci misericordia – ti preghiamo con filiale confidenza – di essere liberati dal peccato che porta al mondo tanta rovina. Usaci misericordia, rifugio di tutte le nostre speranze: tu devi essere propizia verso di noi, figli indegni. Accogli benigna la nostra supplica, affinché tutti possiamo cantare il trionfo della tua misericordia”».
22 agosto 1957: «Per salvare le anime dall’inferno, si deve diffondere la mia devozione al Cuore Immacolato di Maria, mediatrice fra gli uomini e Dio, con la consacrazione delle famiglie al mio Cuore e a quello di Gesù».
8 dicembre 1957, solennità dell’Immacolata Concezione: «Bisogna formare una legione di anime, un apostolato al Cuore Immacolato di Maria, mediatrice e regina dell’universo».
11 febbraio 1958, festa della Madonna di Lourdes: «Bisogna che si facciano tanti atti di fede, pieni di fervore, per essere pronti all’attacco, per difendere i diritti del Cuore Immacolato di Maria, mediatrice tra gli uomini e Dio, perché la mia ora è prossima».
3 ottobre 1959: «Bisogna avvisare gli uomini: far loro capire che bisogna pregare, recitare il santo Rosario, che la corona è come un “talismano”. Bisogna propagare la mia devozione al Cuore Immacolato di Maria, mediatrice tra gli uomini e Dio».
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Le rivelazioni private, occorre ricordare, «ci aprono squarci improvvisi e imprevedibili sul futuro, non per alimentare la nostra curiosità, — spiega il prof. Roberto de Mattei — ma per orientare il nostro operato nel tempo presente. Esse ignorano volutamente i dettagli, per tracciare una rotta, indicare una direzione, sottolineare una tendenza»[8].
E questa rotta, indicata nei messaggi dati alla Beata Elena Aiello, è sempre la stessa: Fatima; preghiera, penitenza, devozione e consacrazione della Russia, della Chiesa, delle famiglie e delle singole anime al Cuore Immacolato di Maria «mediatrice tra l’uomo e Dio»[9].
Gli uomini di Chiesa hanno cercato di salvare l’umanità dalla catastrofe a modo loro[10], ignorando la richieste del Cielo a Fatima, e adesso ne vediamo i frutti. Il castigo è vicino, ma di questo dobbiamo esserne grati, perché dopo ci sarà il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria.
PS: Il grassetto nei messaggi è nostro.
NOTE
[1] Morì a Roma il 19 giugno del 1961. Giorno in cui la Chiesa celebra la sua festa.
[2] «Oggi, a Cosenza, viene proclamata Beata suor Elena Aiello, fondatrice delle Suore Minime della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo. Subito dopo il Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona, la Chiesa che è in Italia gioisce per l’elevazione alla gloria degli altari di un’anima eminentemente eucaristica. Illustre figlia della terra di Calabria, suor Elena Aiello soleva dire: “L’Eucarestia è l’alimento essenziale della mia vita, il respiro profondo della mia anima, il Sacramento che dà senso alla mia vita, a tutte le azioni della giornata”. L’esempio e l’intercessione della nuova Beata accrescano in tutti l’amore per il mirabile Sacramento dell’altare» (Papa Benedetto XVI, Angelus del 14 settembre 2011).
[3] L’Istituto è contattabile presso l’account Facebook ufficiale (cliccare qui).
[4] Così s’intitola infatti una delle prime biografie dedicate alla Beata: Suor Elena Aiello, ‘a monaca santa (P. Francesco Spadafora, Tip. Pont. Vesc. G. Rumor, Vicenza 1974, 2ª ed.).
[5] Elena Aiello, la mistica che sfidò il Duce per conto di Dio (Valerio Pece, Il Timone, 11-12-2021).
[6] Castighi divini sull’Italia e sul mondo (Roberto de Mattei, Cristianità, n. 33, 1978).
[7] Pio XII morirà pochi giorni dopo, il 9 ottobre.
[8] V. nota n. 6.
[9] V. messaggio delle SS.ma Vergina alla B. Elena Aiello del 3 aprile del 1953.
[10] Convegno “Il Concilio Vaticano II. Dai frutti lo riconosceremo” (cliccare qui).