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Garabandal, l’avvertimento è prossimo. Forse…

Vi abbiamo già parlato delle apparizioni mariane in un paesino spagnolo chiamato San Sebastian de Garabandal, tra il 1962 e il 1965.

Queste apparizioni non sono state riconosciute ufficialmente dalla Chiesa, ma i veggenti hanno parlato col vescovo, si sono confessati con lui, ed hanno concordato, al termine delle apparizioni, di mantenerne i segreti. I piccoli veggenti hanno obbedito. Però i messaggi vengono diffusi regolarmente da molti anni nella rete e, dal 1962, Garabandal è meta di continui pellegrinaggi in cui avvengono molte conversioni. Naturalmente non mancano i “soliti noti” che negano a priori qualsiasi tipo di manifestazione soprannaturale, portando come “prove” le proprie opinioni che dati concreti.

Conchita di Garabandal con Madre Teresa.

La veggente a cui sono stati affidati non solo i messaggi, ma anche i segreti, Conchita Gonzales (oggi sposa, madre e nonna, all’epoca una semplice “pastorella” come i veggenti di Fatima) ha riferito che sia la Vergine Maria che l’arcangelo San Michele le hanno rivelato che l’umanità, all’inizio della fine dei tempi, sarà colpita da un grande castigo, a causa dei suoi innumerevoli delitti.

Come ultima chiamata alla conversione, però, il Cielo manderà un prodigioso segno, affinché più anime possibili si sveglino dal torpore e si pentano dei loro peccati. La veggente, ovviamente, conosce non solo di cosa si tratti, ma sa anche quando avverrà. Ella ci ha dato solo pochi indizi non tanto per capire di cosa si tratti, ma quando potrebbe avverarsi. Ve li elenchiamo.

Primo indizio

Alla morte di papa Giovanni XXIII, il 3 giugno del 1963, la piccola Conchita disse che la Madonna le aveva confidato che «ci saranno ancora tre papi e dopo ci sarà la fine dei tempi».

La “fine dei tempi” non è la fine imminente del mondo, ma un tempo in cui il diavolo sarà sciolto dalla catena e terminerà col trionfo del Cuore Immacolato di Maria, come spiega chiarissimamente San Grignon de Montfort con l’indicazione del “regno di Maria”, il suo tempo.

Dunque, si può dire che con l’attuale pontificato siamo entrati nella fine dei tempi, essendoci già stati tre papi (tralasciando il brevissimo pontificato di Giovanni Paolo I).

Secondo indizio

Si verificherà un Giovedì Santo alle ore 20:30.

Terzo indizio

Accadrà perciò a marzo oppure ad aprile, tra l’ottavo e il sedicesimo del mese.

Quarto indizio

Quel Giovedì Santo cadrà la stessa data di un santo catalano martire dell’Eucarestia (secondo il calendario Vetus e Novus Ordo).

La veggente non ci dice di quale santo si tratti, ma uno dei più martiri famosi spagnoli è Ermenegildo (Toledo, 564 – Terragona, 585): fautore della conversione della sua nazione al Cattolicesimo, morì difendendo il Santissimo Sacramento. La sua festa cade il 13 aprile.

Conclusione

Ebbene, il Giovedì Santo cadrà il 13 aprile nel 2028 e quest’anno, 2017, anno del Centenario di Fatima, un mese esatto dalla prima apparizione (13 maggio).

C’è chi potrà vederle come semplici “coincidenze” senza dare ad esse alcun valore, noi non abbiamo “la palla di vetro” e non imponiamo alcuna conclusione. Ciò che vogliamo trasmettere è anzi tutto il rispetto alle “profezie” che non dobbiamo disprezzare ma semmai vagliare ed usare per la nostra salvezza perché, sia ben chiaro, che la vera cartina tornasole benefica di queste profezie sta proprio nella conversione a Cristo Signore da parte di chi legge. Siamo noi che dobbiamo convertirci, questo è il primo messaggio di ogni profezia autentica.

Le profezie non vengono date per essere giudicate, o giocate sul banco delle scommesse, dell’apocalisse mediatica o delle discussioni partitiche tra chi è favorevole o non, esse devono suscitare in noi l’autentica conversione perché, per ognuno di noi giunge “la fine del proprio tempo”… e sta ad ognuno di noi “farsi trovare pronto” per ricevere il giudizio della vita eterna in Cristo, e ripudiare, avere in orrore, il rischio di ricevere un giudizio di condanna!

Infine, tenendo ben a mente l’importanza della propria conversione a Cristo, non possiamo tuttavia ignorare e denunciare che da quattro anni è stato cambiato, modificato il senso del Giovedì Santo. Il Pontefice regnante ha ribaltato il senso della Messa in Coena Domini (memoria dell’Istituzione dell’Eucaristia e del Sacerdozio ordinato)  ed ha eliminato il senso sacro dei Sepolcri dopo questa Liturgia. Coincidenza è che ad essere colpito ed oscurato è stato proprio il cuore dell’Eucaristia, la Messa della sua istituzione, trasformandola in un incontro conviviale con l’uomo, lavandogli i piedi… L’uomo è stato messo al centro, e al posto, di una Liturgia che fa specifica Memoria del culto più sacro che possa esistere al mondo.

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Bibliografia

Sito ufficiale: http://www.garabandal.org/

The Apparitions of Garabandal (Francisco Sanchez-Ventura y Pascual, 1966).

Intervista alla veggente Conchita Gonzales (YouTube)

Documentari: Storia di Garabandal e Garabandal, il documentario.