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La “setta segreta” fondata dal diavolo

Profezia sulla Massoneria

XXXIV
PROFEZIA DI GIORGIO VARENS
Arcivescovo di Dublino nell’anno 1553

Collazionata col testo originale nella Biblioteca dei re d’Inghilterra alla pagina 198 degli Annali d’Irlanda; copiala da un manoscritto che data da 150 anni, e da noi tradotta letteralmente.

Struttura-della-Massoneria1
La struttura della massoneria, la “contro chiesa” del diavolo.

1. Saravvi una estesissima fraternità, che avrà sua sede in un grande impero (forse una società segreta).
2. Sedurranno mollissimi, menando una vita come già gli scribi ed i farisei.
3. Isforzerannosi d’abolire la verità, e quasi quasi conseguiranno lo scopo loro.
4. Cotesta genìa di persone si vestirà di parecchie forme; conciossiacchè coi pagani saranno pagani, cogli atei saranno atei, coi giudei saranno giudei, coi riformatori saranno riformatori; tutto coll’intendimento di conoscere le altrui intenzioni, e per lusingar gli altri di questo modo a diventar somiglianti all’ insensato, che dice nel suo cuore che non v’è niun Dio in cielo, epperciò non debbevi punto essere sovrano di sorta sulla terra.
5. Faranno ogni sforzo per annientare l’autorità dei principi sulla terra col fallace pretesto di lavorar per la libertà e pel benessere dei popoli. Benessere che questi popoli perderanno senz’avvedersene, per essersi impigliati in una società che non può alzarsi salvo sopra le ruine totali di coloro che dovrebbero amare, e per aver ciecamente prestato la mano alla detronizzazione dei loro sovrani, costituiti per essere il loro appoggio in sulla terra, come Iddio è loro consolatore nel cielo.
6. Nulladimeno Iddio alla perfine, per giustificare la sua legge, distruggerà all’improvviso cotesta società colle stesse mani di quelli che l’avranno più validamente sostenuta e soccorsa, e si saranno serviti d’essa, di maniera che diverranno di condizione peggiore dei giudei medesimi, nè avranno niun luogo di scampo sopra la terra, ed un giudeo, un selvaggio perfino otterrà più favore che non questa fraternità».

Tratto da “I futuri destini degli stati e delle nazioni” ovvero Profezie e Predizioni – quarta edizione riveduta ed aggiornata – Torino 1860 – Bibliotheque S.J. alla pag.153-154
Il libro originale si trova in libri google [qui]:

Coincidenze?

Da quando la Gran Loggia di Londra fu fondata attraverso l’unione di quattro logge nella capitale britannica, il 24 giugno 1717, e da quando la massoneria apparve pubblicamente con la Costituzione di Anderson nel 1723, vi sono stati contrasti con la Chiesa cattolica. Alla bolla di Clemente XII del 1738 (vedi fondo pagina) seguirono numerose altre condanne da parte dell’autorità statale ed ecclesiastica.

L'ultima versione italiana dedicata alla visioni della beata tedesca.
L’ultima versione italiana dedicata alla visioni della beata tedesca.

Tra il 1819 e il 1820 la mistica Anna Katharina Emmerich (beatificata da Giovanni Paolo II) in una delle sue famose Visioni menziona e descrive la società della massoneria o della pseudo chiesa, oppure meglio, della contro-chiesa:

«Questa chiesa è piena di fango, dì nullità, è soltanto appiattimento e notte. Quasi nessuno conosce in quali tenebre il maligno lavora. Tutto si svolge in antri oscuri. Le pareti sono scoscese e tutto è vuoto. Una sedia fa le veci dell’altare. Su un tavolo c’è una testa di morto tra due luci, spesso coperta ma qualche volta viene scoperta. Gli aderenti sguainano spade nel rito di consacrazione. Questa è la società dei miscredenti dove tutto è infinitamente cattivo. Io non posso dire quanto la loro attività sia disgustosa, rovinata, senza valore. Molti di loro non si rendono conto di ciò, essi vogliono divenire un unico corpo in tutto fuorché nel Signore. Uno di loro si è allontanato dalla società, e per questo motivo sono in collera contro di me. Quando la scienza si separò dalla religione, questa chiesa abbandonò il Salvatore e si compiacque della mancanza di fede, così emerse la società di coloro che si compiacevano del puro egoismo, senza fede e valori. Tale fu la contro-chiesa, centro della malvagità, dell’errore, dell’inganno, dell’ipocrisia, della debolezza, che può accogliere l’elenco di tutti i demoni. Il pericolo più grande si cela dietro la loro apparente innocenza. Agiscono e vogliono tutt’altro di quello che, con fare innocente, mostrano di volere. Se questo pericolo non viene percepito gli uomini affluiscono inconsciamente con le loro attività in un centro comune. Tale centro ha come origine e viene diretto dal maligno. Ogni azione e attività di questo centro diabolico è volta contro i principi di Gesù Cristo, per mezzo del quale ogni vita può essere salvata e al di fuori del quale ogni azione resta un’opera della morte e del diavolo».

Tutto quello che Anna Katharina vide sulla massoneria venne poi pienamente confermato dall’Enciclica di Leone XIII: Humanum genus, del 20 aprile 1884.

San Pio da Pietrelcina, il frate stigmatizzato, in una lettera al proprio direttore spirituale datata 7 aprile 1913, racconta che Gesù, in un visione, ha definito “macellai” quei preti “disgraziati” che facevano parte dell’infame setta della massoneria. (cfr. Epist. P. Pio I).

Tutte coincidenze?

Tra la fine degli anni ’70 e gli inizi degli anni ’80, sulla rivista Stimmen der Zeit tale padre Reinhold Sebott S.J. scrive un articolo dal titolo “La scomunica della Chiesa contro i massoni è abolita”, navigando su ambiguità e aberrazioni diaboliche.

A tutta lena arriva la risposta dell’allora neo eletto alla CdF il cardinale J. Ratzinger:

Dichiarazione sulla massoneria della Congregazione per la Dottrina della Fede (1983)

È stato chiesto se sia mutato il giudizio della Chiesa nei confronti della massoneria per il fatto che nel nuovo Codice di Diritto Canonico essa non viene espressamente menzionata come nel Codice anteriore. Questa Congregazione è in grado di rispondere che tale circostanza – dovuta a un criterio redazionale seguito anche per altre associazioni ugualmente non menzionate in quanto comprese in categorie più ampie. Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l’iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione. Non compete alle autorità ecclesiastiche locali di pronunciarsi sulla natura delle associazioni massoniche con un giudizio che implichi deroga a quanto sopra stabilito, e ciò in linea con la Dichiarazione di questa S. Congregazione del 17 febbraio 1981 (Cf. AAS 73/1981, pp. 240-241).

Il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, nel corso dell’Udienza concessa al sottoscritto Cardinale Prefetto, ha approvato la presente Dichiarazione, decisa nella riunione ordinaria di questa S. Congregazione, e ne ha ordinato la pubblicazione.

Roma, dalla Sede della S. Congregazione per la Dottrina della Fede, il 26 novembre 1983.

Joseph Card. Ratzinger
Prefetto

Fr. Jérome Hamer O.P.
Arcivescovo tit. di Lorium
Segretario

[Documento trascritto da L’Osservatore Romano, 27-11-1983. Traduzione dal latino del quotidiano vaticano].

Brevi riflessioni

Nell’eccezionale enciclica di Leone XIII che spiega molte cose su questa provenienza, aggiungiamo che la Massoneria usa gli stessi simboli cristiani per il semplice motivo di voler ingannare… Non diamo per scontato che tutti comprendano, se ciò fosse possibile tutti comprenderebbero il danno fatto dalla Massoneria, non per nulla siamo chiamati a fare sempre “discernimento”, distinguere fra ciò che è bene e ciò che è male.

Leone XIII, il papa che condannò la massoneria.
Leone XIII, il papa che condannò la massoneria.

Leone XIII parla, infatti di INGANNO una cosa che inganna, dunque, significa che usa anche ciò che usano gli altri, ma rovesciando, proprio per trarli in inganno.

Satana stesso, non dimentichiamo, usa le Scritture ma a rovescio, per trarre in inganno: come dimostrano le tentazioni di Gesù nel deserto. O come Satana stesso ama e predilige la sua messa nera che deve essere fatta con una Ostia consacrata. La stessa croce rovesciata ha un doppio significato come sappiamo: il primo è petrino – san Pietro crocefisso a testa in giù – e si trova anche sulla porticina ai piedi dell’altare centrale in san Pietro; l’altro è la croce che si usa rovesciata nelle messe nere per disprezzo al Crocefisso.

La Massoneria è un vero LABIRINTO tipico proprio dell’agire di Satana per imbrogliare, confondere, ingannare inoltre ha molte ramificazioni che se anche alcune possono sembrare condivisibili, in verità sono TUTTE dannose e tutte rivolte allo smembramento dell’ordine ecclesiale.

Come spiegato da molti studiosi, sotto sotto, la Massoneria nasce proprio con lo scopo di sostituirsi alla Chiesa attraverso CESARE, ossia, attraverso gli ordinamenti statali giuridici….. rileggete attentamente l’enciclica di Papa Leone per comprendere il perché, lì parla proprio della radice massonica e del suo progetto nel mondo che è esattamente contrario al progetto cristiano.

Dopo la Questione Romana la Massoneria inglese, italiana e francese, credettero davvero di aver inferto alla Chiesa il colpo di grazia, essa non vuole distruggere la Chiesa perché sa bene che non ci riuscirà (e in fondo gli serve), ma intende sovvertire l’ordine e diventare essa stessa, per mezzo di Cesare, la nuova religione mondiale: il laicismo è la via più battuta, poi ci sono le ramificazioni POLITICHE, queste sono ai vertici dei poteri forti.

La botta più grossa è L’ECONOMIA: la Massoneria sta cambiando l’Europa cristiana fondata da san Benedetto e lo sta facendo con una GUERRA, QUELLA ECONOMICA…. prendendo il popolo per la fame, da qui si comprende anche la battaglia della Chiesa verso il vero concetto di SOLIDARIETA’ che è vero aiuto ai poveri e non pauperismo, ma una strategia ben determinata atta a resistere a questa crisi economica.

Infine c’è anche un altro aspetto inquietante: molti LAVORANO per la Massoneria senza saperlo, non sono massoni e non sono affiliati, ma quando si opera contro la strategia del cristianesimo, si lavora per la Massoneria.

La Massoneria è astuta – Gesù dice che i figli delle tenebre sono più scaltri di quelli della luce – le logge e l’appartenenza stretta sono spesso LO SPECCHIO PER LE ALLODOLE in verità gli iscritti sono assai pochi confronto ALLE TRUPPE di fanteria messe in campo dalla Massoneria.

Molti Santi che sono vissuti fra il ‘700 e l’800 spiegavano (leggasi per esempio san Giovanni Bosco) l’opera demolitrice della Massoneria contro il Papa e per questo motivo si sviluppò da dopo il Settecento un concetto nuovo di PAPISMO il quale, pur sempre sulla scia in difesa del Papa contro l’antipapismo di Lutero, si andava affermando un affetto filiale non solo verso il papato (fino ad allora messo in discussione dal Protestantesimo), ma anche verso la singola figura del Pontefice regnante il quale, appunto, cominciava a subire nuovi e duri attacchi alla sua persona investita del ruolo di Vicario di Cristo. In tal modo, spiegava San Giovanni Bosco ai suoi ragazzi, più che gridare il nome del Papa regnante, è fondamentale gridare “Viva il Papa” e basta.

In una parola, è il PAPATO ad essere messo sotto persecuzione e – altra coincidenza? – proprio da quando Satana ha avuto da Dio il permesso di compiere le sue opere, di essere lasciato libero di devastare la vigna, di mettere a dura prova gli eletti.

Siamo partiti con una profezia del 1500 portandovi prove incontestabili sulla situazione, attenti allora a non disprezzare le profezie, ma ad essere noi stessi veri Amici del Risorto, veri figli della Santa Chiesa.

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Lettera Apostolica In eminenti, di Papa Clemente Vescovo, servo dei servi di Dio

A tutti i fedeli, salute e Apostolica Benedizione.

Il fine primario della massoneria è la distruzione del papato.
Il fine primario della massoneria è la distruzione del papato.

Posti per volere della Clemenza Divina, benché indegni, nell’eminente Sede dell’Apostolato, onde adempiere al debito della Pastorale provvidenza affidato a Noi, con assidua diligenza e con premura, per quanto Ci è concesso dal Cielo, abbiamo rivolto il pensiero a quelle cose per mezzo delle quali — chiuso l’adito agli errori ed ai vizi — si conservi principalmente l’integrità della Religione Ortodossa, e in questi tempi difficilissimi vengano allontanati da tutto il mondo Cattolico i pericoli dei disordini.

Già per la stessa pubblica fama Ci è noto che si estendono in ogni direzione, e di giorno in giorno si avvalorano, alcune Società, Unioni, Riunioni, Adunanze, Conventicole o Aggregazioni comunemente chiamate dei Liberi muratori o des Francs Maçons, o con altre denominazioni chiamate a seconda della varietà delle lingue, nelle quali con stretta e segreta alleanza, secondo loro Leggi e Statuti, si uniscono tra di loro uomini di qualunque religione e setta, contenti di una certa affettata apparenza di naturale onestà. Tali Società, con stretto giuramento preso sulle Sacre Scritture, e con esagerazione di gravi pene, sono obbligate a mantenere un inviolabile silenzio intorno alle cose che esse compiono segretamente.

Ma essendo natura del delitto manifestarsi da se stesso e generare il rumore che lo denuncia, ne deriva che le predette Società o Conventicole hanno prodotto tale sospetto nelle menti dei fedeli, secondo il quale per gli uomini onesti e prudenti l’iscriversi a quelle Aggregazioni è lo stesso che macchiarsi dell’infamia di malvagità e di perversione: se non operassero iniquamente, non odierebbero tanto decisamente la luce. Tale fama è cresciuta in modo così considerevole, che dette Società sono già state proscritte dai Prìncipi secolari in molti Paesi come nemiche dei Regni, e sono state provvidamente eliminate.

Noi pertanto, meditando sui gravissimi danni che per lo più tali Società o Conventicole recano non solo alla tranquillità della temporale Repubblica, ma anche alla salute spirituale delle anime, in quanto non si accordano in alcun modo né con le Leggi Civili né con quelle Canoniche; ammaestrati dalle Divine parole di vigilare giorno e notte, come servo fedele e prudente preposto alla famiglia del Signore, affinché questa razza di uomini non saccheggi la casa come ladri, né come le volpi rovini la Vigna; affinché, cioè, non corrompa i cuori dei semplici né ferisca occultamente gl’innocenti; allo scopo di chiudere la strada che, se aperta, potrebbe impunemente consentire dei delitti; per altri giusti e razionali motivi a Noi noti, con il consiglio di alcuni Venerabili Nostri Fratelli Cardinali della Santa Romana Chiesa, a ancora motu proprio, con sicura scienza, matura deliberazione e con la pienezza della Nostra Apostolica potestà, decretiamo doversi condannare e proibire, come con la presente Nostra Costituzione, da valere in perpetuo, condanniamo e proibiamo le predette Società, Unioni, Riunioni, Adunanze, Aggregazioni o Conventicole dei Liberi Muratori o des Francs Maçons, o con qualunque altro nome chiamate.

Pertanto, severamente, ed in virtù di santa obbedienza, comandiamo a tutti ed ai singoli fedeli di qualunque stato, grado, condizione, ordine, dignità o preminenza, sia Laici, sia Chierici, tanto Secolari quanto Regolari, ancorché degni di speciale ed individuale menzione e citazione, che nessuno ardisca o presuma sotto qualunque pretesto o apparenza di istituire, propagare o favorire le predette Società dei Liberi Muratori o Francs Maçons o altrimenti denominate; di ospitarle o nasconderle nelle proprie case o altrove; di iscriversi ed aggregarsi ad esse; di procurare loro mezzi, facoltà o possibilità di convocarsi in qualche luogo; di somministrare loro qualche cosa od anche di prestare in qualunque modo consiglio, aiuto o favore, palesemente o in segreto, direttamente o indirettamente, in proprio o per altri, nonché di esortare, indurre, provocare o persuadere altri ad iscriversi o ad intervenire a simili Società, Unioni, Riunioni, Adunanze, Aggregazioni o Conventicole, sotto pena di scomunica per tutti i contravventori, come sopra, da incorrersi ipso facto, e senza alcuna dichiarazione, dalla quale nessuno possa essere assolto, se non in punto di morte, da altri all’infuori del Romano Pontefice pro tempore.

Vogliamo inoltre e comandiamo che tanto i Vescovi, i Prelati Superiori e gli altri Ordinari dei luoghi, quanto gl’Inquisitori dell’eretica malvagità deputati in qualsiasi luogo, procedano e facciano inquisizione contro i trasgressori di qualunque stato, grado, condizione, ordine dignità o preminenza, e che reprimano e puniscano i medesimi con le stesse pene con le quali colpiscono i sospetti di eresia. Pertanto concediamo e attribuiamo libera facoltà ad essi, e a ciascuno di essi, di procedere e di inquisire contro i suddetti trasgressori, e di imprigionarli e punirli con le debite pene, invocando anche, se sarà necessario, l’aiuto del braccio secolare.

Vogliamo poi che alle copie della presente, ancorché stampate, sottoscritte di mano di qualche pubblico Notaio e munite di sigillo di persona costituita in dignità Ecclesiastica, sia prestata la stessa fede che si presterebbe alla Lettera se fosse esibita o mostrata nell’originale.

A nessuno dunque, assolutamente, sia permesso violare, o con temerario ardimento contraddire questa pagina della Nostra dichiarazione, condanna, comandamento, proibizione ed interdizione. Se qualcuno osasse tanto, sappia che incorrerà nello sdegno di Dio Onnipotente e dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.

Clemente P.P. XII

Traduzione del testo integralmente trascritto da Papa Benedetto XIV nella bolla Providas Romanorum, del 18-3-1751, in Tutte le encicliche e i principali documenti pontifici emanati dal 1740. 250 anni di storia visti dalla Santa Sede, vol. I, Benedetto XIV (1740-1758), a cura di Ugo Bellocchi, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1993, pp. 289-291.

Siano lodati Gesù e Maria.
Sempre siano lodati!